Con due sentenze gemelle depositate il 9 luglio 2025 il Tribunale di Belluno ha riconosciuto il diritto alla Carta del Docente a due docenti con contratto a termine, ed ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad accreditare i 500 euro per ciascun anno scolastico direttamente sulla piattaforma ministeriale. Entrambi i ricorrenti sono stati assistiti dall’avv. Fabrizio Monopoli .
Nella prima causa il Giudice ha accertato il diritto a 1.000 euro per gli anni 2021/22 e 2022/23 ; nella seconda ha riconosciuto 1.500 euro per gli anni 2021/22 – 2023/24 . In entrambe le pronunce l’erogazione dovrà avvenire con le stesse modalità previste per i docenti di ruolo.
Il Tribunale ha ritenuto illegittima l’esclusione dei supplenti annuali, richiamando l’ordinanza C-450/21 della Corte di Giustizia UE del 18 maggio 2022 , la sentenza del Consiglio di Stato n. 1842/2022 e la pronuncia della Corte di Cassazione n. 29961/2023 , ribadendo che il bonus formazione è una condizione di impiego che spetta a tutto il personale docente, a prescindere dalla natura del contratto.
Queste decisioni si inseriscono in un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato che mira a garantire la piena parità di trattamento tra docenti di ruolo e supplenti annuali, rafforzando la tutela del diritto alla formazione continua nel sistema scolastico pubblico.
**Cosa possono fare oggi i docenti precari**
Ogni insegnante, che abbia lavorato con contratti a termine fino al 30 giugno, può chiedere il bonus per ciascuno degli ultimi cinque anni scolastici,, pertanto fino a un massimo di 2.500 euro. Una volta accolta la domanda, i buoni vengono caricati dal Ministero sull’account personale della Carta del Docente e possono essere spesi per acquisti e attività di aggiornamento professionale.
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