Una nuova pronuncia a favore della sentenza “Lexitor”. Questa volta ad esprimersi è stato il Tribunale Ordinario di Nocera Inferiore. Vediamo nel dettaglio la Sentenza n. 750/2020 R.G. 3262/2018 – Giudice dott.ssa Longo, il suo contenuto e in che modo si inserisce nell’acceso dibattito.
Il contenuto della sentenza
L’eventuale clausola contrattuale che distingua tra voci rimborsabili in quanto sostanzialmente recurring e importi “non rimborsabili “perché maturati all’atto di perfezionamento di contratto” e quindi considerati up front, è difforme dall’art. 125-sexies T.U.B. come oggi autenticamente interpretato dalla Corte di Giustizia UE e, pertanto, deve essere dichiarata nulla.
Così si è espresso il Tribunale di Nocera Inferiore, Giudice Dott.ssa Bianca Manuela Longo, con la sentenza n. 750/2020 del 10 luglio 2020. In concreto, essa dichiara la nullità della clausola contrattuale posta in deroga al principio di riduzione del costo totale del credito in favore dei consumatori e condannato l’istituto di credito alla restituzione della quota parte delle spese indebitamente trattenute ai sensi dell’art. 2033 c.c. e non restituite al consumatore al momento dell’estinzione anticipata del finanziamento.
Il Tribunale dunque, prende atto della nota sentenza Lexitor dell’11 settembre 2019, C-383/2018 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in base alla quale “l’art. 16 par. 1 della direttiva 2008/48/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, relativa ai contratti di credito ai consumatori, deve essere interpretato nel senso che il diritto del consumatore alla riduzione del costo del credito in caso di rimborso anticipato include tutti i costi posti a carico del consumatore”, senza poter, pertanto, operare alcuna distinzione tra costi up front e recurring.
La Corte di Giustizia, pertanto, offre la corretta interpretazione dell’art. 16 della direttiva, il cui testo coincide sostanzialmente con quello dell’art. 125 sexies T.U.B., che possiede efficacia vincolante per il giudice nazionale in ogni stato e grado di giudizio e finanche ai rapporti sorti e costituiti prima della sentenza interpretativa.
Qui il testo della sentenza: