Emergenza Coronavirus: le nuove misure in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo

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Le disposizioni approvate dal nuovo DPCM ribadiscono il divieto di spostamenti tra regioni, il divieto di asporto nei bar dalle ore 18. Restano chiusi anche gli impianti sciistici. Nell’articolo qui di seguito tutti i dettagli.

Stato d’emergenza e novità

Il Consiglio dei Ministri n. 90, vista la nota del Ministro della salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, ha deliberato la proroga, fino al 30 aprile 2021, dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Inoltre è stato approvato un decreto-legge che proroga, al 30 aprile 2021, il termine entro il quale potranno essere adottate o reiterate le misure finalizzate alla prevenzione del contagio ai sensi dei decreti-legge n. 19 e 33 del 2020. Tra le novità, l’istituzione di una cosiddetta area “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In tale area non si applicano le misure restrittive previste dai DPCM per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. In più, i musei, se in fascia gialla, potranno restare aperti dal lunedì al venerdì.

DPCM 14 gennaio 2021: tutte le misure

Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Ribadite alcune indicazioni:

– il coprifuoco tra le 22 e le 5

– l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso

– il sistema per fasce di colore assegnate alle singole Regioni

– palestre, piscine e cinema restano chiusi fino al 5 marzo

– divieto di asporto nei bar dalle 18

– può essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, restando salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.

Ecco le misure previste dal nuovo DPCM 14 gennaio 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 gennaio, in vigore dal 16 gennaio fino al 5 marzo 2021.

Attività sportiva o attività motoria all’aperto

Consentita, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva, e di almeno un metro per ogni altra attività, salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.

Seconde case

Permane, fino al 15 febbraio, il divieto di spostarsi presso le seconde case ubicate fuori regione. Il divieto sussiste anche per i residenti in una regione in fascia arancione e la seconda casa si trova fuori Comune. Consentito recarsi presso le seconde case per motivi di urgenza, e per il tempo necessario per rimediare all’urgenza.

Visite ad amici e parenti

Nelle regioni in fascia gialla lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio regionale, una volta al giorno, tra le 5 e le 22, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Viene ribadito che, con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.

Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti

Concessi gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Asporto per bar e ristoranti

Nelle regioni in fascia arancione-rossa o arancione, i bar e i ristoranti restano chiusi. Nelle Regioni in fascia gialla potranno restare aperti fino alle ore 18, e le persone sedute per ogni tavolo potranno essere al massimo quattro. Dopo le 18 per i bar è vietato l’asporto, ma è consentita la consegna a domicilio. Consentita, senza limitazione di orario, la ristorazione negli alberghi e in ulteriori strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.

Impianti da sci

Dal 15 febbraio 2021 gli impianti sciistici saranno aperti agli sciatori amatoriali, previa adozione di linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti.

Musei e mostre

Nelle zone gialle potranno aprire dal lunedì al venerdì con esclusione dei giorni festivi e con ingressi contingentati. Le amministrazioni e i soggetti gestori dei musei e degli altri istituti e dei luoghi della cultura possono individuare specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di tutela dei lavoratori, tenuto conto delle caratteristiche dei luoghi e delle attività svolte.

Regioni in fascia bianca

Nelle regioni con scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti un’incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, verrà riconosciuta la cd. fascia bianca, con riapertura delle attività.

Luoghi di culto e funzioni religiose

L’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Le funzioni religiose con la presenza di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1 a 7.

Scuole secondarie di secondo grado

Per le zone gialle e arancioni le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza. Rimane sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo in ogni caso il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Nelle zone rosse le attività didattiche delle secondarie di secondo grado si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza (come anche quelle delle ultime due classi delle secondarie di primo grado), rimanendo salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’impiego di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali.

Scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione

Continua a svolgersi integralmente in presenza. Anche nelle cosiddette zone rosse restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria, come pure il primo anno della scuola secondaria di primo grado. È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Il testo del nuovo Decreto è disponibile qui in formato pdf:

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