Lo scorso 19 marzo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Premier Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il tanto atteso DECRETO SOSTEGNI.
Sono 32 i miliardi stanziati per aiutare il Paese durante questo stato di emergenza che dura ormai da più di un anno. Le misure sono divise per 5 principali aree d’intervento: imprese ed economia, lavoro, salute e sicurezza, aiuti agli Enti territoriali e infine alcune disposizioni “urgenti” dedicate al trasporto pubblico locale e alle attività didattiche. Vediamo insieme qualche dettaglio su ciascuna di esse.
Condono fiscale e misure per i lavoratori
- Approvato il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro relative al periodo 2000-2010. Lo stralcio solo coloro che risultano titolari di un reddito che non supera i 30mila euro.
- Imprese e professionisti: contributi a fasce. I contributi a fondo perduto sono destinati a chi ha subito perdite a causa delle chiusure imposte dall’emergenza, sulla base di una suddivisione in 5 fasce di ricavi. Gli indennizzi prevedono:
- 60% per le imprese con fatturato fino a 100 mila euro;
- 50% per quelle tra 100 mila e 400 mila euro;
- 40% tra 400 mila e 1 milione;
- 30% tra 1 e 5 milioni;
- 20% per quelle con fatturato tra i 5 e i 10 milioni di euro.
Importante è la novità del non considerare i codici Ateco: questo garantirà aiuti anche alle categorie finora escluse. Inoltre, sul tavolo anche la velocità dei pagamenti, che partiranno dall’8 al 10 aprile, grazie anche all’attivazione di una nuova piattaforma.
Fondo per la decontribuzione
Rifinanziato di 1,5 miliardi di euro il Fondo per la decontribuzione degli autonomi, nato per sovvenzionare l’esonero dei contributi previdenziali dovuti da autonomi e professionisti che nel periodo d’imposta 2019 hanno percepito un reddito non superiore a 50mila euro e che hanno subito un calo del fatturato nel 2020 non inferiore al 33%. Destinatari dell’aiuto sono gli iscritti alla gestione separata dell’Inps, gli associati agli Enti di previdenza privati e privatizzati e coloro che sono iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (assicurazione generale obbligatoria).
Partite Iva, stagionali e autonomi
Per quanto riguarda le partite Iva:
- è possibile chiedere contributi a fondo perduto in base alla differenza di fatturato del 2019 e del 2020;
- ad aprile arriverà una nuova piattaforma per velocizzare le procedure relative al bonus una tantum del valore massimo di 3000 euro, che verrà riconosciuto in tranche mensili.
In più:
- Lavoratori dello spettacolo senza partita Iva e stagionali: presentando determinati requisiti reddituali è prevista un’indennità fino a 2.400 euro.
- Imprese “della neve”, ovvero quelle che operano nel settore sciistico: istituito un “Fondo della neve” di 700 milioni di euro, aiuti per pagare le bollette e interventi specifici per i lavoratori stagionali.
Lavoro
- Fissato il blocco dei licenziamenti generalizzato fino al 30 giugno 2021;
- prorogata la cassa integrazione utilizzata nel 2020 per tutto il 2021;
- le aziende con cassa integrazione ordinaria possono chiedere 13 settimane, comprese tra il primo aprile e il 30 giugno 2021, indicando nella causale “Covid”, senza contributo addizionale. Le settimane di cig sono previste fino a un massimo di 28 e se ne può beneficiare da aprile al 31 dicembre 2021. Di questa misura possono beneficiare i lavoratori che non sono tutelati dagli ammortizzatori ordinari, ma che ricevono l’assegno di solidarietà o la cassa in deroga.
- Naspi anche per chi non ha lavorato 30 giorni negli ultimi 12 mesi. Fino alla fine del 2021 per avere diritto alla Naspi non sarà necessario aver accumulato almeno 30 giorni lavorativi negli ultimi 12 mesi.
Proroga dei contratti a tempo determinato: prevista la possibilità di rinnovare o prorogare i contratti a tempo determinato senza indicazione della causale fino a un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta. Il tutto dal 31 marzo al 31 dicembre 2021.
Lavoratori fragili: il periodo di assenza dal servizio sarà ancora equiparato al ricovero ospedaliero per i dipendenti pubblici e privati in condizione di fragilità fino al 30 giugno 2021.
Decontribuzione e Fondo Filiere per il settore agricolo: per sostenere il settore agroalimentare, 300 milioni sono destinati alla decontribuzione degli agricoltori e 150 milioni per il Fondo Filiere della pesca e dell’agricoltura.
Vaccini, antivirali, trasporto e somministrazione delle dosi: per queste attività la cifra ammonta a 2,8 i miliardi. Previsto, come annunciato da tempo, l’intervento dei medici di famiglia e dei farmacisti appositamente formati.
Famiglie: aiuti per i genitori con figli a casa
Tanti gli aiuti concreti a sostegno delle famiglie:
- Congedi straordinari per i genitori con figli che seguono la didattica a distanza o che sono sottoposti al regime della quarantena;
- agevolazioni in caso di ricorso allo smart working per i genitori che hanno figli in didattica a distanza o in quarantena, per tutto il periodo in cui l’attività scolastica in presenza è sospesa;
- congedi parentali straordinari per chi non può beneficiare del lavoro agile con effetto retroattivo dal primo gennaio 2021, da utilizzare in modo alternato per non penalizzare il lavoro femminile;
- bonus baby sitter per autonomi, sanitari e addetti alle Forze del’ordine fino all’importo di 100 euro settimanali;
- potenziamento degli asili nido, oltre al bonus Inps, che può essere chiesto dalla famiglia in difficoltà economica con figli di età inferiore ai 3 anni per pagare le rette.
Mondo scolastico
- Destinati alla scuola 150 milioni di euro per acquistare prodotti per l’igiene, per fornire assistenza pedagogica e psicologica a studenti e insegnanti, per l’inclusione degli alunni disabili e per i test diagnostici facoltativi.
- Altri 150 milioni invece sono destinati al potenziamento dell’offerta formativa extracurriculare, alla promozione di attività finalizzare a recuperare la socialità e la vita di gruppo degli alunni e degli studenti nel periodo compreso tra la fine dell’anno scolastico 2020-2021 e l’inizio di quello 2021-2022.
A queste misure che abbiamo illustrato si aggiungono:
- lotta alla povertà: previsto il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza e la possibilità di allargare anche il reddito di emergenza, di cui si vuole destinare una parte al pagamento dell’affitto.
- fondi per gli enti locali: agli enti locali andranno 2,5 miliardi di euro, di cui 1 alle Regioni, 800 milioni per il trasporto pubblico locale, 250 milioni per le regioni a statuto speciale, 100 milioni per le province autonome e le città metropolitane, 250 milioni ai Comuni a titolo d’indennizzo per la perdita della tassa di soggiorno.
Il testo integrale è disponibile qui: