È stato pubblicato da Almalaurea il Rapporto 2021 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati. Nella sintesi del monitoraggio effettuato si trovano indicazioni relative a:
- sintesi numeri del rapporto e dati di contesto il profilo dei laureati
- la condizione occupazionale dei laureati
- laureati a un anno dal titolo laureati a cinque anni dal titolo
Qui trovate il documento in pdf, per tutti i numeri e i dettagli:
Il Rapporto sul Profilo dei Laureati si basa su una rilevazione che coinvolge 291mila laureati del 2020 di 76 Atenei e restituisce un’approfondita fotografia delle loro principali caratteristiche. Il Rapporto sulla Condizione occupazionale dei Laureati si basa su un’indagine che riguarda 655mila laureati di 76 Atenei e analizza i risultati raggiunti nei mercati del lavoro dai laureati nel 2019, 2017 e 2015, intervistati rispettivamente a 1, 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo.
I laureati nel 2020 coinvolti nel Rapporto 2021 sul Profilo dei Laureati sono 291 mila. Si tratta di 165 mila laureati di primo livello (56,9%), 89 mila magistrali biennali (30,5%) e 36 mila magistrali a ciclo unico (12,3%); i restanti sono laureati pre-riforma (compresi quelli di Scienze della Formazione primaria).
La fase di emergenza pandemica non sembra aver influenzato le risposte dei laureati relativamente ai vari aspetti dell’esperienza universitaria. Ciò alla luce del fatto che questa fase ha riguardato solo una parte marginale del percorso di studio concluso durante il 2020. Specifici approfondimenti hanno messo a confronto i laureati che hanno compilato il questionario di rilevazione prima dello scoppio della pandemia da Covid-19 con quelli che l’hanno compilato successivamente, nelle diverse fasi che si sono succedute durante il 2020 (lockdown primaverile, riapertura estiva e restrizioni autunnali).
GRUPPI DISCIPLINARI ALLA PROVA DEL LAVORO
Tra i laureati magistrali biennali del 2015 intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo si registrano rilevanti differenze tra i vari gruppi disciplinari.
I laureati dei gruppi in informatica e tecnologie ICT, ingegneria industriale e dell’informazione, economico e quelli del gruppo in architettura e ingegneria civile mostrano le migliori performance occupazionali, dal momento che il tasso di occupazione è ovunque superiore al 90,0%. Sono invece al di sotto della media i tassi di occupazione dei laureati dei gruppi arte e design, letterario-umanistico nonché educazione e formazione (il tasso di occupazione è inferiore all’81,0%).
Anche tra i laureati magistrali a ciclo unico, intervistati a cinque anni, si evidenziano importanti differenze tra i gruppi disciplinari: i laureati del gruppo medico e farmaceutico hanno le più elevate performance occupazionali, registrando un tasso di occupazione pari al 93,3%. Al di sotto della media, invece, i laureati del gruppo giuridico, dove il tasso di occupazione si ferma all’80,0%.
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A cinque anni dal titolo, i valori più elevati di efficacia sono raggiunti tra i laureati magistrali biennali dei gruppi scienze motorie e sportive, architettura e ingegneria civile, psicologico e, infine, scientifico, tutti con valori superiori al 70,0%. Inferiori alla media invece i livelli di efficacia dei laureati dei gruppi politico-sociale e comunicazione (46,9%), arte e design (51,0%) e medicosanitario (57,7%; si tratta di laureati che utilizzano la laurea magistrale biennale per progressioni di carriera interne all’azienda ospedaliera).