Con un procedimento che ha coinvolto Intesa Sanpaolo S.p.A. e Altroconsumo, associazione italiana di consumatori (in qualità di segnalante), nell’adunanza del 18 febbraio 2020, è arrivata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato una sanzione a Banca Intesa San Paolo, pari ad euro 4,8 mln, per pratiche commerciali scorrette.
Vediamo di cosa si tratta.
La pratica commerciale
Il procedimento concerne la condotta, da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A., a partire dal mese di aprile 2017, relativa alla commercializzazione di contratti di mutuo immobiliare. In altre parole, la stessa avrebbe indotto i consumatori intenzionati a stipulare contratti di mutuo immobiliare, a sottoscrivere polizze assicurative di vario genere commercializzate dalla Banca, ponendo tale sottoscrizione come condizione di fatto per la concessione del finanziamento.
La sanzione Antitrust
La vicenda ha avuto inizio nel 2017.
Nel mese di aprile, l’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha trasmesso una segnalazione di un consumatore secondo il quale l’Istituto aveva condizionato la concessione del mutuo immobiliare alla stipula di una polizza assicurativa con copertura “in caso di morte, invalidità permanente e disoccupazione”, come risulta dalla documentazione allegata alla segnalazione, consistente in una lettera inviata da una filiale di ISP e indirizzata al consumatore. In essa, la concessione del mutuo immobiliare viene espressamente condizionata all’acquisto, da parte del consumatore, della suddetta polizza, a garanzia del finanziamento.
Fino al mese di settembre 2019, sono pervenute diverse segnalazioni provenienti dai consumatori in relazione alla condotta oggetto di contestazione: in ognuna di esse vengono riportati comportamenti attuati da parte dei singoli dipendenti degli istituti di credito, volti a vincolare l’erogazione del mutuo alla sottoscrizione di un prodotto assicurativo.
Nel dicembre 2018, Altroconsumo ha inviato inoltre una segnalazione contenente i risultati di un’indagine, svolta presso diversi istituti di credito e incentrata sugli abbinamenti tra surroghe e polizze assicurative, tra cui le polizze cd. incendio e scoppio; nel luglio 2019 è giunta una nuova comunicazione sulla medesima condotta da parte di IVASS.
Le evidenze acquisite pertanto, hanno rivelato politiche di collocamento delle polizze, adottate dalla Banca, volte a massimizzarne la vendita in abbinamento ai mutui e alle surroghe. Dalle indagini svolte dall’autorità è emerso, inoltre, che la compagnia assicurativa riconosceva alla Banca stessa delle provvigioni sulle polizze sottoscritte dai consumatori.
L’Antitrust ha quindi sanzionato Banca Intesa San Paolo per pratiche commerciali scorrette.
Il parere della Banca d’Italia
Poiché la pratica commerciale oggetto del presente provvedimento riguarda anche il settore bancario, in data 8 gennaio 2020, è stato richiesto il parere a Banca d’Italia. La stessa ha rilevato che le disposizioni di “Trasparenza” consentono agli intermediari di offrire, accanto a un contratto di finanziamento, anche contratti assicurativi, a condizione che vengano adottate procedure organizzative e di controllo interno che assicurino tali elementi, ossia:
- una opportuna valutazione dei rischi legali e reputazionali connessi con l’offerta contestuale di più contratti;
- la comprensibilità per i clienti della struttura, delle caratteristiche e dei rischi tipicamente connessi con la combinazione dei prodotti offerti contestualmente;
- la corretta inclusione nel TAEG dei costi dei servizi accessori connessi con il contratto di credito;
- il rispetto, nelle procedure di commercializzazione, dei principi di trasparenza e correttezza;
- che le forme di remunerazione e valutazione del personale e della rete non incentivino la vendita congiunta in misura maggiore rispetto alla vendita separata qualora il contratto offerto congiuntamente al finanziamento sia facoltativo.
Conclusione del caso
Oggetto di accertamento è la condotta commerciale posta in essere da Intesa Sanpaolo che, nell’attività relativa alla concessione di mutui ipotecari e surroghe, commercializza polizze assicurative emesse da Compagnie assicurative dello stesso Gruppo societario, in abbinamento ai suddetti prodotti bancari.
La commercializzazione descritta avviene in un contesto in cui il potenziale cliente risulta particolarmente vulnerabile e viene messa in pratica tramite modalità aggressive, da parte della rete retail, nella commercializzazione delle polizze assicurative in abbinamento ai mutui o alle surroghe.
Alla luce del quadro normativo complessivo, che non vieta alle banche di procedere alla vendita abbinata tra mutui immobiliari e polizze assicurative, il consumatore deve essere messo nella condizione di poter scegliere e reperire autonomamente sul mercato una polizza più conveniente di quella offerta dallo stesso erogatore del credito, anche laddove essa sia ritenuta obbligatoria.
A tal fine, l’ordinamento di settore ha istituito presidi a tutela del consumatore, derivanti soprattutto da modulistica informativa e contrattuale in cui si riporta la facoltatività delle polizze a protezione del finanziamento, del tutto irrilevanti nell’ambito della presente valutazione che ha ad oggetto i comportamenti adottati in concreto dalla Banca, e che esula dall’oggetto del presente provvedimento. Da qui l’irrogazione della sanzione.
Qui il provvedimento in pdf: