Green pass, quello che c’è da sapere sulla “certificazione verde”

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Tra i temi più approfonditi di questi giorni troviamo certamente quello relativo al “Green pass”. Si tratta della “certificazione verde”, ovvero il documento gratuito che dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo e che è necessario per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa, ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo, per partecipare a feste e banchetti di nozze, per viaggiare o persino per entrare in discoteca.

I documenti rilasciati fino ad oggi, che attestano avvenuta vaccinazione, guarigione dal covid, hanno già valore di green pass nazionale.

È bene sottolineare che il pass è necessario anche per i minori, per i quali però non è prevista per ora la vaccinazione. I minori dovranno fare un tampone, dal quale sono esentati i bambini di età inferiore ai due anni.

Vediamo insieme qualche dettaglio in più.

Quando serve?

  • Nel caso di spostamento tra le regioni in fascia arancione e rossa (anche se in questa fase l’Italia in realtà è tutta gialla);
  • per far visita agli anziani nelle case di riposo (Rsa);
  • dal 15 giugno per partecipare a feste e banchetti di nozze;
  • si pensa di usare tale documento anche per partecipare ad altri eventi, come i concerti con capienza maggiore di quella attualmente consentita (fino a un massimo di mille spettatori in impianti all’aperto e fino a 500 al chiuso) o per entrare in discoteca;
  • per viaggiare in tutta Italia dall’estero con un “pass verde nazionale”, in attesa che entri in vigore il green pass europeo previsto per giugno

Su questo punto va specificato che, indipendentemente dalla vaccinazione fatta o dalla guarigione dal Covid, per ora per entrare in Italia serve un tampone negativo, 48 ore prima della partenza.

Sono previsti 10 giorni di quarantena all’arrivo se si proviene dai Paesi extra Ue (dal 16 maggio è stata abolita per chi proviene dai paesi Ue e dell’area Schengen, oltre che dalla Gran Bretagna e da Israele).

Per chi deve andare all’estero, va precisato che ogni paese ha le proprie regole, diverse anche all’interno dell’Unione europea.

Come funzionerà il green pass europeo?

Il certificato europeo permetterà di viaggiare nei paesi europei mostrando un semplice QR Code associato a un codice identificativo univoco a livello nazionale e leggibile da tutti gli Stati Ue. Il Certificato EU Covid-19 dovrebbe essere disponibile entro giugno sia in versione digitale sia in versione fisica. I dettagli in merito verranno presentati solo nelle prossime settimane.

Chi rilascia il green pass?

Per chi si è sottoposto a vaccino, «la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione».

Per i guariti dal Covid la certificazione verde è rilasciata «in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta».

Quanto durerà?

La durata del green pass per i vaccinati è stata portata da 6 mesi a 9 mesi «a far data dal completamento del ciclo vaccinale».

È stato deciso di rilasciare la certificazione contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino, «con validità dal «quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale».

La sua durata varia in base al tipo di vaccino che si effettua?

Di fatto, esiste una differenza:

  • per chi fa il vaccino di AstraZeneca (la seconda dose viene somministrata dopo circa tre mesi),il green pass ha una validità di quasi un anno;
  • per chi riceve la somministrazione di quello di Johnson&Johnson (una sola dose) la durata del documento è di 9 mesi;
  • per chi ricorre ai vaccini Pfizer Moderna (richiamo dopo 42 giorni) va calcolata una durata intermedia.

Questo certificato rappresenta senza dubbio uno strumento importante per ripartire in diversi settori, primi fra tutti quello del turismo e quello delle cerimonie.

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