Nel Milleproroghe non sono previsti ulteriori stop alle notifiche. Dopo l’Epifania saranno ripresi anche i pignoramenti di stipendi e pensioni. Saranno all’incirca 50 milioni gli atti che saranno inviati ai cittadini e alle imprese nei prossimi giorni. Da una parte i 34 milioni targati Riscossione, e dall’altra i 16 milioni dell’Agenzia delle Entrate.
Sul fronte finanziario la notifica di avvisi e cartelle andrà a pesare su una situazione già gravata dalla crisi economica legata alle misure anti Covid. Per questo motivo il Governo sta vagliando delle opzioni:
- una nuova edizione della rottamazione delle cartelle con la richiesta di pagamento dei debiti al fisco senza pagare sanzioni e interessi
- saldo e stralcio che cancellerebbe il debito entro un dato limite
- allungamento dei tempi di accertamento
Dunque, se la sospensione fino alla fine del 2020 dei pagamenti all’Agenzia delle Entrate-Riscossione-prevista dal DL “Cura Italia” 18/2020 era applicabile anche alle ingiunzioni fiscali dei Comuni che svolgono in proprio o affidano a terzi l’azione di recupero, questo mese appena iniziato farà ripartire la riscossione locale.
I Comuni potranno riprendere a notificare le ingiunzioni e ad avviare nuove procedure esecutive. Da gennaio ripartono anche i pignoramenti delle quote stipendiali interrotte dal 19 maggio scorso.
Si ripartirà a marzo: la notifica delle nuove cartelle datate 2021 sarà accompagnata dall’invio degli atti fino a oggi sospesi e datati 2020. Ancora qualche giorno di tregua per i cittadini.