Come richiedere i contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni

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Con il provvedimento n. 77923/2021, l’Agenzia delle Entrate ha definito le regole per richiedere e ottenere il nuovo contributo a fondo perduto a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza epidemiologica “Covid-19”.

Online il modello e le istruzioni per richiedere il nuovo contributo a fondo perduto previsto dal Dl Sostegni.

Il provvedimento definisce il contenuto dell’istanza, il metodo per effettuare il calcolo necessario a presentare la domanda per il contributo, le modalità e i termini di trasmissione della stessa, le modalità di erogazione del contributo, le attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate, la restituzione del contributo non spettante e infine il trattamento dei dati personali.

Il modello con le istruzioni di compilazione e le specifiche tecniche sono già state predisposte dall’Agenzia (in allegato i documenti). Nell’istanza devono essere indicati obbligatoriamente i seguenti dati:

  1. codice fiscale del richiedente o del legale rappresentante, se diverso dalla persona fisica o se il richiedente è un minore o un interdetto, o del de cuius se a proseguire l’attività è un erede dello stesso;
  2. se i ricavi o i compensi del secondo periodo d’imposta anteriore a quello di entrata in vigore del DECRETO SOSTEGNI sono:
  • inferiori o uguali a 100.000 euro,
  • superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro,
  • superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro,
  • superiori ad 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;

3. se il richiedente ha la Partiva Iva dal primo gennaio 2019;
4. l’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi relativi alle operazioni del 2019 e a quelle del 2020;
5. la preferenza per l’utilizzo dell’importo a titolo di credito d’imposta o di versamento diretto della somma;
6- l’IBAN in cui si desidera ricevere l’accredito delle somme;
7. il codice fiscale del soggetto a cui si è conferito il mandato per la trasmissione telematica della domanda in virtù di delega del richiedente;
8. la dichiarazione con cui il richiedente rendo noto di non essere un ente pubblico, un intermediario finanziario o una società di partecipazione;
9. data di sottoscrizione e firma dell’istanza.

In che modo sarà determinato l’importo del contributo?

  • se dal raffronto tra l’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019 e del 2020 emerge che nel 2020 sono inferiori almeno del 30% “a tale differenza si applicherà la percentuale del 60, 50, 40, 30 o 20 per cento a seconda dell’ammontare dei ricavi o compensi dichiarati nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del decreto, fermo restando il riconoscimento del contributo minimo qualora superiore”;
  • per chi ha aperto la partita Iva dal primo gennaio 2019, se la differenza tra fatturato medio mensile 2019 e 2020 risulta inferiore al 30% il contributo verrà corrisposto nella misura minima di 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per le persone giuridiche. Attenzione, per chi ha aperto la partita Iva dal primo gennaio 2019 per il calcolo della media mensile di fatturato 2019 e 2020 rilevano solo i mesi successivi a quelli dell’apertura.

Le istanze potranno essere inoltrate a partire dal 30 marzo 2021 fino al 28 maggio 2021. Inoltre:

  • può essere trasmessa mediante i canali telematici dell’Agenzia o dall’area riservata “Fatture e Corrispettivi”;
  • può essere trasmessa dal richiedente o da un intermediario autorizzato che deve dichiarare di aver ricevuto delega apposita.

Inviata l’istanza, viene rilasciata una prima ricevuta che attesta la presa in carico; successivamente, l’Agenzia procede ai dovuti controlli e se tutto è corretto e ci sono i requisiti giusti comunica il mandato di pagamento nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”.

Allo stesso modo, in caso contrario sarà comunicato il rigetto dell’istanza.

Il contributo a fondo perduto sarà corrisposto in due possibili modalità:

  • erogato sul conto corrente del richiedente con accredito sull’Iban indicato nell’istanza;
  • come credito d’imposta e quindi fruito solo in compensazione.

È bene ricordare, infine, che dopo aver erogato il contributo, l’Agenzia effettua dei controlli e, laddove dovesse emergere che il contributo in realtà non spetta, procede al recupero e all’applicazione delle relative sanzioni, fermo restando il reato d’indebita percezione di erogazioni da parte dello Stato come previsto dall’art. 316 ter c.p.

Qui tutti i documenti utili:

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