Centrale Rischi, ecco come funziona e come chiedere la cancellazione dei nostri dati

Al momento stai visualizzando Centrale Rischi, ecco come funziona e come chiedere la cancellazione dei nostri dati

La Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria (CRIF) è la società privata che gestisce il Sistema d’Informazioni Creditizie (SIC). Fondata nel 1988 a Bologna, e presente oggi in quattro continenti, rappresenta una vera e propria banca dati che raccoglie le informazioni provenienti dalle Banche e dagli enti finanziatori in genere con l’obiettivo di valutare oggettivamente il profilo creditizio, in termini di affidabilità, del soggetto interessato. La “referenza” creditizia, dunque, permette a chi richiede un prestito di ottenere un riscontro in tempi brevi e, al contempo, di ricevere condizioni adeguate al proprio profilo di indebitamento e affidabilità creditizia.

In che modo vengono raccolti i dati?

Tutte le volte che chiediamo un prestito, le informazioni vengono trasmesse al SIC durante la fase di istruttoria, di concessione del finanziamento e infine di rimborso. Esse possono essere di due nature:

  • positiva, quando comunicano se stiamo pagando regolarmente ogni rata
  • negativa, quando ammoniscono sul difetto nei pagamenti. L’insieme dei dati è dunque in grado di stabilire se siamo buoni pagatori, o se invece non lo siamo.

Revoca e cancellazione

I dati possono essere revocati e cancellati, sia se non sono corretti, sia in caso di truffa.

REVOCA. La revoca può essere richiesta prima che decorra il periodo necessario alla cancellazione automatica, solamente per i dati positivi contenuti nel SIC (come previsto dal Codice Deontologico). In tal caso, la Crif provvederà a cancellare i dati in questione entro 90 giorni dalla richiesta. A onor del vero, la revoca non ha grande utilità in quanto va sottolineato che la presenza di informazioni positive consente alle altre banche di valutare solidamente il nostro profilo.

CANCELLAZIONE. Nel caso in cui si abbia la necessità di cancellare i propri dati negativi dal Crif, è bene sapere che la procedura di cancellazione è possibile se si è stati vittime di frode o se i dati presenti in archivio non risultano corretti o non sono stati aggiornati. La procedura è completamente gratuita ed è un diritto del richiedente. Infine è necessario precisare che la durata della conservazione dei dati all’interno dell’archivio non dipende dal Crif, ma dalla normativa in materia.

  • Nel caso i dati non siano corretti, il titolare ha la facoltà di chiederne la correzione o la cancellazione tramite due modalità: rivolgendosi direttamente alla banca o inoltrando la richiesta alla CRIF che si rivolgerà all’Istituto finanziario il quale, in 15 giorni, fornirà una risposta alla segnalazione.
  • Quando un truffatore ruba i dati di qualcuno e chiede un finanziamento, è necessario denunciare quanto accaduto alle Forze dell’Ordine e richiedere la cancellazione degli stessi alla CRIF (con relativa denuncia).

Infine, è sempre possibile verificare i dati presenti nel Sistema d’Informazioni Creditizie inoltrando una richiesta apposita alla società CRIF, la quale provvederà, nel termine massimo di 15 giorni, alla risposta.

Tempi di cancellazione

Il Codice Deontologico operativo in materia stabilisce i tempi di cancellazione dei dati presenti nel Sistema, che sono così stabiliti:

  • finanziamento in corso d’istruttoria: dopo 6 mesi dalla data della richiesta del prestito;
  • finanziamento rifiutato o alla cui concessione si è rinunciato: dopo 90 giorni dal rifiuto o dalla rinuncia;
  • finanziamento rimborsato correttamente: dopo 60 mesi dalla data di estinzione del prestito;
  • pagamento ritardato di una o due rate: dopo 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, ma a condizione che nel predetto periodo, i versamenti siano stati sempre regolari;
  • pagamento ritardato di tre o più rate: dopo 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, ma a condizione che nel predetto periodo, i versamenti siano stati sempre regolari;
  • finanziamento non restituito o con morosità grave: dopo 36 mesi dalla data di estinzione del prestito, così come prevista originariamente, o dalla data in cui la banca o la finanziaria ha inviato l’ultimo aggiornamento dei dati creditizi.

Lascia un commento