Analizzando il tema dei crac finanziari, in un recente articolo (puoi leggerlo qui), abbiamo fatto riferimento alla crisi che si è abbattuta sui risparmiatori della Banca Popolare di Bari, fattore che ha visto andare letteralmente in fumo i risparmi di una vita di tanti azionisti.
Tuttavia, è bene sapere che questo potrebbe non essere un caso isolato. La stessa cattiva sorte, purtroppo, potrebbe toccare a Banca Popolare Pugliese. Aumentano a dismisura le segnalazioni da parte di risparmiatori che hanno sottoscritto azioni della succitata Banca. A confermarlo è stato anche l’avv. Massimo Melpignano che ha affrontato l’argomento in un pezzo sul suo blog.
Cosa è accaduto? Anche per questa banca popolare, si è verificato un decremento del valore delle azioni, con scarsissima o nulla liquidità del titolo. Chi ha inizialmente acquistato un’azione del “valore” di € 4,71 si ritrova ora con un decremento di oltre l’80%. E poiché si tratta di risparmiatori facenti parte della gente comune, e non di investitori disposti a scommettere sul rischio, è lecito pensare che non seguirà un nuovo investimento sui titoli, in attesa di rialzo. Non ci sarà nemmeno possibilità di vendita se nessuno è interessato all’acquisto. Dunque, il titolo risulta essere illiquido e chi ha subito il torto dovrebbe rivolgersi alla Giustizia, anche se di fatto la banca non risarcirà i suoi clienti.
Anzi, la stessa viene solo sanzionata e “condannata” a pubblicare sulla pagina principale del suo sito web questa dicitura: “Avviso di mancato adempimento a decisioni assunte dall’ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie) L’intermediario Banca Popolare Pugliese comunica di non aver dato esecuzione alle decisioni nn. 2747, 2959, 3057, 3084 e 3194 assunte dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) e pubblicate sul sito www.acf.consob.it , con le quali l’ACF ha riconosciuto ai ricorrenti un risarcimento danni, avendo ritenuto violati da parte della Banca gli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza nella prestazione di servizi di investimento”.
Cosa significa? Che la banca ammette di essere stata negligente, ma senza aggiungere altro né dare rassicurazioni ai suoi clienti che, dal loro canto, hanno solo la possibilità di portare la questione in tribunale e sperare che la giurisprudenza riconosca le loro ragioni, così come accaduto con Banca Popolare di Bari.
Sull’argomento torneremo con ulteriori approfondimenti.